1925: è l’anno di fondazione dell’Hotel Bellevue di Cogne, di proprietà della famiglia Cuneaz. Novantunanni e quattro generazioni dopo, l’albergo è gestito dalla Famiglia Jeantet-Roullet -discendente da quella dei fondatori– ed è tuttora concepito come un’elegante residenza di montagna dove ogni ambiente è stato pensato con cura per accogliere l’ospite nei diversi momenti della giornata. In tavola, esiste un menù dei fiori e delle erbe, nella carta del giorno finiscono anche i frutti dell’orto biologico coltivato con amorevole cura senza l’utilizzo di diserbanti o concimi chimici. Coriandolo, finocchio selvatico, achillea millefoglie, origano, erba pepe, e almeno cinque varietà di menta, sei di salvia e sette di rosmarino insaporiscono i piatti dello chef. I formaggi riposano in una grotta sotterranea di proprietà della famiglia e situata nei pressi dell’albergo, i vini sono custoditi in una cantina contenente oltre 720 etichette della migliore produzione italiana e internazionale. Per il resto tutto viene preparato in casa: la pasta, il pane (con farina macinata nel piccolo mulino a pietre), i croissant e le torte per la prima colazione, i dolci per il dessert, i cioccolatini ripieni per il dopocena. Nelle cucine dell’hotel vengono anche affumicati il filetto di maiale, l’anatra, i prosciutti e alcuni pesci come lo storione, la trota di Lillaz e il salmone, tutti secondo l’antico metodo che faceva uso solo del legno di melo e di noce. Oggi, come un secolo fa, tutto è uguale all’ombra del ghiacciaio del Gran Paradiso.

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